Il
Teorema di Bell
Il
Teorema di Bell quando verrà compreso nella sua essenza cambierà
profondamente il modo di pensare. Il fenomeno è riconosciuto dalla
scienza “temuto”. Il teorema spiega le particelle subatomiche che
sono capaci di fenomeni telepatici oltre lo spazio. Bell dimostra che
un'azione e un'esperienza avvenuta nel passato tra due particelle
crea tra le stesse una forma di collegamento che va oltre lo spazio e
il tempo. Non solo, ognuna delle particelle mantiene la memoria e
l'intenzione dell'altra che ha avuto il comando Mantiene il
comportamento nello spazio e tempo che li separa. Tutto ciò è stato
dimostrato e verificato. Tutto è iniziato dall'esperimento condotto
da Einstein, e da Podolsky e Rosen. L'esperimento è costituito nella
separazione di due particelle accoppiate o gemelle (nate insieme
dallo stesso evento) modificare il comportamento di una e osservare
il comportamento dell'altro. E' stato sperimentato di portare una
particella subatomica lontano dalla sorella e modificargli il
comportamento, si è notato che in contemporaneo anche l'altra
particella l'ha modificato. La fisica cerca in tutti i modi di
spiegare tutti i fenomeni che avvengono nella realtà
spazio-temporale, senza considerare che esiste un'altra realtà; non
spazio-temporale, una realtà che non ha tempo e quindi non risponde
alle leggi dello spazio e del tempo, questa è realtà complementare
alla nostra. Le particelle sono in continuo contatto, in ogni cosa
che esiste nell'universo semplicemente perché se esiste, è perché
accede a questa realtà. Il Teorema di Bell non spiega solo la
telepatia e la chiaroveggenza, ma spiega anche che ciascuno di noi
pensa e condiziona il pensiero e il comportamento di chi è pensato,
in misura tanto maggiore quanto piu' intensa e stata l'interazione
che entrambi hanno avuto (questo spiega quando il gruppo manda
energia di guarigione è un motivo in piu' per dargli forza). Come
abbiamo detto in piu' occasioni, noi siamo uno e tutto e tutto è uno
con l'universo; per stabilire un forte legame oltre lo spazio e il
tempo, non è necessario essere particelle gemelle nati dallo stesso
genitore è sufficiente che hanno interagito profondamente tra loro,
come ad esempio due persone che si amano o si sono amate, due forti
amicizie, persone che hanno un' interazione diretta o indiretta
determina un collegamento oltre lo spazio e il tempo. Ogni particella
acquisisce informazioni riguardo a tutto ciò con cui ha interagito
nella sua esistenza nell'universo e mantiene queste informazioni
nella memoria. Questa memoria non accede solo con la particella ma è
costante per sapere come comportarsi e accedono costantemente, in
varia misura, con tutte le particelle che hanno interagito con lei e
che sono uguali a lei. Naturalmente non riguarda solo le particelle
subatomiche ma anche le persone, con tutta la materia presente perchè
tutto è fatto di particelle subatomiche.
Comprendere
questo diventa importante per il concetto dell'ascensore. Pensando
agli atomi che hanno costituito il corpo di Gesu' ogni suo respiro
compiuto nella sua vita, Gesu' Cristo ha immesso nell'atmosfera un
numero impressionante di atomi che ha compiuto per 33 anni; e per il
Teorema di Bell arriviamo alla conclusione che nell'aria ci sono
tanti suoi atomi da far si che in ogni respiro dei nostri ci sono
almeno una decina dei suoi; e questo vale per l'acqua, per il pane,
per il vino, nella verdura, in quello che mangiamo. Questi atomi
conservano le informazioni riguardo le esperienze che hanno vissuto
quando faceva parte del corpo di Cristo questo ci deve fare
riflettere che durante la messa Cristiana quando viene detto “Questo
è il corpo di Cristo”.
Adesso
diventi
consapevole
per
la
seconda
volta
del
significato
profondo
di
questa
realtà.
Naturalmente
spiegato questo fenomeno, prendiamo atto che a far parte del nostro
corpo non ci sono solo gli atomi che sono appartenuti a Gesù, ma ci
sono anche quelli di Hitler, di Einstein, della nostra vicina di
casa, ecc. . .
Pensate
che nel nostro corpo ci sono atomi di tutti gli esseri viventi che
vivono sul nostro pianeta; è vero che, come si dice, non siamo soli
ma, la cosa sconvolgente è che come ognuno di noi è condizionato,
in modo esplicito o sottile, dalle esperienze di tutti nell’Universo,
così noi condizioniamo allo stesso modo con quello che pensiamo non
solo noi stessi, ma il mondo e l’Universo di adesso e del futuro.
Chi vive
nella paura si espone maggiormente a subire passivamente i
condizionamenti, espliciti o sottili, esterni a lui e non riesce
spesso a fare altro, invece che affrontare e risolvere le sue paure e
continua a credere nella fortuna o nella sfortuna.
Quando
una persona si lamenta perché pensa di essere odiata, tradita, non
amata o di non provare Amore, non vedere progressi costruttivi
dell’umanità, induce in se stessa con i suoi pensieri, esattamente
la reazione di cui è convinta.
Ogni
pensiero è un’informazione con una propria attitudine a
condizionare gli eventi oltre lo spazio e il tempo. Un uomo compie un
importante “salto evolutivo” quando diviene consapevole.